Il mio titolo
   
 
  Saras = Inter
 
E dopo tanti numeri di borsa possiamo anche vedere come si fa' a comprare calciatori dai costi esorbitanti avendo sul groppone centinaia di milioni di euro di debiti.........
Questa e' solo una parte dell'inchiesta trasmessa da
"Centro Suono Sport FM 101.5"
nella trasmissione di Mario Corsi
" Te la do' io Tokyo",
quella piu' descrittiva la potete scaricare dal sito
www.marione.net , oppure potete scaricare direttamente il file da qui'.
SCARICA









ultimo aggiornamento: 04 dicembre, ore 16:32 Napoli - (Ign) - Nel processo in corso a Napoli, Mario Coppola racconta di un sistema di raccomandazioni per favorire i club della massima serie, tra i quali quello nerazzurro: "Mi chiesero di alleggerire la posizione di Cordoba per fallo su Bettarini ma non lo feci e da allora non sono più andato in Serie A" Napoli, 4 dic. (Ign) - L'Inter avrebbe fatto pressioni sugli arbitri per ottenere favori durante il campionato di calcio 2006. E' quanto emerso oggi durante il processo in corso a Napoli sullo scandalo di Calciopoli. A tirare in ballo la squadra di proprietà di Massimo Moratti è stato l'ex assistente Mario Coppola, il quale ha spiegato di parlare solo adesso perché oramai "libero da possibili ripercussioni". L'ex assistente ha spiegato come fosse consolidato il sistema di pressioni e raccomandazioni da parte delle dirigenze delle squadre verso arbitri e designatori e che, a ogni club c'era un guardalinee legato particolarmente. Coppola ha raccontato in particolare un episodio avvenuto durante una partita di campionato di Serie A. Nel corso di Inter-Venezia il giocatore nerazzurro Cordoba diede una manata a Bettarini mentre la palla era lontana. L'allora assistente di linea venne contattato dal designatore Gennaro Mazzei, che come sostiene Coppola "era un prestanome, una figura modesta" che decideva "filtrato" da Bergamo e Pairetto, il quale fece pressione per far modificare il verbale, passando da una manata a un semplice strattonamento, così da alleggerire la posizione del calciatore interista. Ma Coppola non lo fece: "Non cambiai la mia versione e da allora non sono più andato in Serie A". "C'è un testimone che dice certe cose. E chi indaga non vuole ascoltare. Questo è il problema", dice l'avvocato Maurilio Prioreschi, legale di Luciano Moggi, all'emittente Radio Radio. "Le parole di Coppola - aggiunge - fanno scopa con altre dichiarazioni, c'era un obiettivo nell'indagine: Moggi e la Juventus. Durante le indagini, si convocavano le persone e si diceva 'noi sappiamo che è così: ce lo conferma?'. Non si acquisisce così la prova. L'accusa sta crollando in maniera fragorosa. I testimoni vengono e parlano di 'percezione': processualmente è zero. Il testimone deve produrre fatti. Qui siamo alle chiacchiere da bar''.